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Fornari U., Toma L., Califano A., Latini O., Morrone A. (a cura di) I sistemi sanitari affrontano la povertà (trad. it), Roma, 2003. Ziglio E., Barbosa R., Charpak Y., Turner S. (edited by) Health systems confront poverty (Public Health Case Studies n. 1), Regional Office for Europe of World Health Organization, 2003

Alla sua cinquantunesima riunione, tenutasi a Madrid in Spagna nel settembre 2001,la Commissione Regionale per l’Europa dell’OMS ha riconosciuto – in considerazione dell’indiscutibile evidenza del legame fra povertà e salute – che le organizzazioni sanitarie hanno la responsabilità di contribuire agli sforzi per ridurre la povertà. La Commissione Regionale ha deciso di accettare questa sfida adottando una risoluzione nella quale a me – nella mia qualità di Direttore Regionale – è stato chiesto di iniziare un procedimento sistematico per raccogliere, analizzare e diffondere informazioni sugli interventi diretti svolti dai sistemi di assistenza sanitaria negli Stati Europei Membri, con lo scopo specifico di ridurre gli effetti della povertà sulla salute. La commissione Regionale ha deciso di accettare questa sfida.

La vastità del problema della povertà nella Regione Europea al momento attuale è indiscutibile: persistono in tutti i nostri Paesi grosse discrepanze nella salute e nel benessere, e in molti di questi Paesi il divario fra ricchi e poveri si va ulteriormente allargando. La situazione è complessa e preoccupante; ciononostante molto è stato fatto e si sta facendo dai sistemi di assistenza in tutta la Regione per affrontare questi problemi. Eppure fino ad ora questi sforzi sono stati sporadici, e i risultati ottenuti, anche se incoraggianti, non hanno ricevuto l’attenzione e visibilità che meritavano.

Allo scopo di mettere in pratica la risoluzione della Commissione Regionale a proposito di povertà e salute, l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS ha deciso di adottare un approccio innovativo dando priorità – in questa prima fase dedicata alla raccolta di informazioni – ad iniziative già intraprese dai sistemi di assistenza sanitaria in un campione di Stati Membri. La responsabilità di questo incarico è stata assegnata al nuovo Ufficio Europeo dell’OMS per gli Investimenti e lo Sviluppo a Venezia.

Questa relazione è il frutto dei nostri sforzi in questa nuova area durante l’anno trascorso e conferma l’osservazione preliminare fatta dall’OMS su come i sistemi di assistenza sanitaria possono esercitare un impatto positivo per alleviare la povertà.

L’analisi di questi studi documentati porta a tre conclusioni principali: (a) che i sistemi di assistenza sanitaria possono davvero svolgere attività efficaci per migliorare la salute dei poveri; (b) che in alcuni casi i sistemi di assistenza sanitaria possono addirittura rappresentare un’ulteriore barriera per i poveri; (c) che c’è un bisogno urgente di maggiore conoscenza, di addestramento e di miglioramento delle capacità in quest’area.

Il percorso verso un equo sviluppo è lungo, ma io sono convinto che abbiamo già fatto un passo importante nella direzione giusta. Parallelamente al lavoro che si sta svolgendo alla Sede Centrale dell’OMS noi stiamo facendo anche la nostra parte per raggiungere gli obiettivi della Dichiarazione del Millennio approvata dalla comunità mondiale. Io considero il nostro lavoro nel campo della povertà e della salute come la chiave perché il diritto alla salute per ciascun individuo delle popolazioni che vivono oggi nella Regione Europea diventi una realtà.

Marc Danzon
Direttore Generale per l’Europa dell’OMS

Indice

Presentazione dell’edizione italiana
Prefazione
Ringraziamenti
Fotografie
Introduzione

Povertà e salute: una rassegna di studi selezionati negli
Stati Europei membri dell’OMS

Studi su povertà e salute: un quadro analitico

Studio 1.
Dover affrontare barriere culturali per fornire servizi
sanitari in Croazia, Jelena Sedlak

Studio 2.
“Couverture maladie universelle”: poter raggiungere i più poveri in Francia, Frederika van Ingen

Studio 3.
Il Modello Mainz: portare assistenza sanitaria ai senza dimora, Sigrún Davídsdóttir

Studio 4.
Assistenza sanitaria e reintegrazione sociale dei poveri: tentando di esplorare nuove vie in Buda Hills, Ungheria, Katalin Zoldhegyi

Studio 5.
Dalla disinformazione e dall’ignoranza alla consapevolezza e all’assistenza: immigrati e senza dimora a Roma, Italia, Dario Manfellotto

Studio 6.
Mobilizzazione delle risorse per la salute: prima fase della politica di tassa sanitaria collettiva nel Kyrgyzstan, Jen Tracy

Studio 7.
Assistenza sanitaria primaria in alloggi per senza dimora in Lodz, Polonia, Steve Turner

Studio 8.
Prevenzione e consenso sociale: la gestione delle malattie sessualmente trasmesse nella Repubblica di Moldavia, Jen Tracy

Studio 9.
Povertà e tubercolosi: un’associazione pilota ad Orel, Federazione Russa, Susan Poizner

Studio 10.
I giardini pensili di San Pietroburgo: migliorare lo stato di nutrizione e sicurezza degli alimenti negli ambienti urbani impoveriti, Susan Poizner

Studio 11.
Sostegno sociale ed assistenza sanitaria combinati in aree depresse: l’Ufficio di Consulenza per i Cittadini in Blackpool, U. K. , Sigrún Davídsdóttir

Studio 12.
“Idoneo al lavoro”: collegamento fra recupero urbano e salute a Newham, Londra, Regno Unito, Sigrún Davídsdóttir

Conclusioni

Appendice 1. Modello generale di guida distribuito agli autori
Appendice 2. Elenco degli esperti inviati
Appendice 3. Schema generale di guida per discussioni di gruppo