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Medicina e Salute: una storia di mediazione

20 – 23 novembre 2006
Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR via dei Marrucini, 00185 Roma 
  

Ci siamo mai soffermati a riflettere sul fatto che la parola medicina suggerisce anche l’idea del sanare attraverso una mediazione ? Fin dal suo simbolico originario, magico-sacrale, la medicina è stata considerata un ponte fra il mondo e il cosmo, fra gli abitanti della terra e le divinità, fra le insidiose forze della natura e i misteriosi poteri del cielo e delle stelle. E a lungo, da tempi altrettanto remoti, causa principale della malattia fu considerata una alterazione di equilibri, una instabilità di elementi fisici, biologici, psichici, spirituali da reintegrare e ricomporre. Per recuperare la salute occorreva quindi ritrovare il giusto mezzo, cercare un efficace compromesso fra le carenze e le potenzialità dell’organismo umano, e i rimedi disponibili per compensare le une e sostenere le altre. In una parola, mediare .

È una prospettiva ricca di stimoli, dalla quale abbiamo scelto di partire per il nostro laboratorio di quest’anno.

Dal 1985 la Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle Migrazioni, del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell’Istituto San Gallicano (IRCCS) si occupa di medicina transculturale, dei fenomeni migratori, della ricerca, trattamento e monitoraggio delle patologie delle persone a rischio di esclusione sociale, e dal 1993 l’annuale Workshop è una delle sue molte iniziative volte ad offrire aggiornamento, formazione e scambio di esperienze nel campo della salute.

La Struttura è Centro di Riferimento e Consulenza della Regione Lazio e delle Aziende Sanitarie per la salute degli immigrati e, di recente anche insieme all’Istituto Scienze Mediche Antropologiche Sociali (IISMAS), collabora nell’ambito di numerosi progetti con la Provincia , la Regione , il Comune di Roma, vari Ministeri, Università ed Organismi italiani ed internazionali.

Nel quadro di una fedele visione ippocratica della missione del medico, le sessioni tratteranno temi riguardanti la medicina internazionale, in particolare la dermatologia; la migrazione come fattore di rischio per la salute; la mediazione culturale; i diritti umani e la salute; i gruppi di persone a forte disagio sociale; le vittime di tortura; pari opportunità e integrazione delle donne straniere; etnopsichiatria.

Interverranno medici, infermieri, psicologi, assistenti sanitari, antropologi, sociologi, rappresentanti di Amministrazioni pubbliche, Scuola, Volontariato, Enti locali, membri di Società scientifiche italiane e straniere.

 

Il saluto del Presidente della Repubblica

IL XIII WORKSHOP INTERNAZIONALE SUL TEMA MALATTIE E SALUTE, UNA STORIA DI MEDIAZIONE E’ OCCASIONE PER SOTTOLINEARE IL RUOLO STORICO E FONDAMENTALE CHE LA STRUTTURA COMPLESSA DI MEDICINA PREVENTIVA DELLE MIGRAZIONE DEL SAN GALLICANO HA SVOLTO NELLA CURA DI IMPORTANTI PATOLOGIE AL SERVIZIO DELLE FASCE PIU’ DEBOLI: DAI SENZA DIMORA AGLI IMMIGRATI, DAI RIFUGIATI ALLE VITTIME DI TORTURA E DI TRATTA.

IL COMPLESSO DI MEDICINA PREVENTIVA DELLE MIGRAZIONI DEL SAN GALLICANO E’ UN MODELLO IN ITALIA E ALL’ESTERO, RICONOSCIUTO DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’, COME CENTRO DI RIFERIMENTO PER LE TEMATICHE INERENTI A SALUTE E POVERTA’, RAPPRESENTA UN POLO REGIONALE ALL’AVANGUARDIA SIA PER LE ATTIVITA’ CLINICO SANITARIE CHE PER QUELLE DI ASSISTENZA SOCIALE, PSICOLOGICA, ANTROPOLOGICA E DI MEDIAZIONE LINGUISTICO CULTURALE.

IN QUESTO SPIRITO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SI COMPLIMENTA PER IL LAVORO CHE CON PROFESSIONALITA’ E SPIRITO DI SERVIZIO SVOLGETE QUATIDIANAMENTE E RIVOLGE A LEI, EGREGIO DIRETTORE, AI SUOI COLLABORATORI, AGLI ILLUSTRI RELATORI E A TUTTI I PRESENTI UN CORDIALE AUGURIO, CUI UNISCO IL MIOPERSONALE.

DONATO MARRA

SEGRETARIO GENERALE PRESIDENZA REPUBBLICA

 

Messaggio di saluto del Ministro della Salute, sen. Livia Turco al XIII workshop internazionale “Cultura Salute Migrazioni” Malattia e salute: una storia di mediazione Roma, 20-23 novembre 2006

Ringrazio di cuore per l’invito a partecipare ai lavori del XllI workshop internazionale dedicato al significato di “mediazione” che la medicina ha in sé. Un tema che mi incuriosisce, sul quale ho avuto occasione di riflettere, seppur in altri ambiti, una chiave di lettura particolarmente appropriata al mondo dell’immigrazione.

Purtroppo non portò partecipare e me ne scuso. Come sapete, i lavori parlamentari in questo periodo sono particolarmente intensi ed è mio dovere istituzionale dedicare prioritariamente ad essi la massima disponibilità dì tempo e di attenzione.

Voglio però ribadire che, anche come Ministro della Salute, ritengo il tema della salute dei migranti, in particolare di coloro che vivono nel nostro passe, un tema importante nell’ambito delle politiche dì prevenzione e di assistenza, E sono convinta che lo sforzo di elaborazione di politiche sanitarie capaci di soddisfare i bisogni di salute di persone provenienti da tradizioni e culture diverse arricchisca il sistema sanitario nel suo complesso, sviluppi modalità di analisi e di intervento a vantaggio dell’intera collettività.

So bene che ciò comporta impegno, direi dedizione, per superare le numerose barriere di tipo culturale, sociale, e non ultime, dì tipo burocratico che rendono difficile fare ciò che un atteggiamento di attenzione verso l’altro suggerirebbe. Di questo voglio sinceramente ringraziare tutti gli operatori, medici, infermieri, volontari, che in questi anni hanno assicurato il diritto alla salute agli immigrati anticipando temi che lo politica ha capito ed affrontato solo successivamente.

Nello spirito di dare un contributo in questa direzione ho istituito il Centro di riferimento nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà, con sede presso la struttura complessa di medicina preventiva delle Migrazioni del turismo e di dermatologia tropicale dell’Istituto Dermosifilopatico Santa Maria e San Gallicano IRCCS dì Roma, diretto dal prof. Aldo Morrone, che sarà presto operativo.

Un Centro che si avvarrà delle competenze scientifiche che l’istituto San Gallicano ha sviluppato in anni dì lavoro, un Centro non per ghettizzare, un Centro per favorire quella mediazione di cui parlerete in queste giornate dì studio.

Un cordiale buon lavoro,

LiviaTurco